U.

Artista e coreografo di prima grandezza del panorama internazionale, creatore di originali meccanismi compositivi ed esploratore di nuove pratiche estetiche, Alessandro Sciarroni per il suo nuovo progetto ha setacciato la tradizione corale italiana dal 1968 al 2019. Nella performance musicale “U.” sette performers-cantanti con esperienze vocali e teatrali molto diverse, fra cui la bellinzonese Raissa Avilés, abitano la scena in un’alternanza di canti e silenzi per dar vita a una coreografia di voci che è inno di gioia, speranza e amore. Durante tutta la performance, a partire dal fondo i cantanti avanzano verso il pubblico spostandosi lentamente e incessantemente all’unisono. Oltre alla sapienza e alla bellezza della musica di questi canti, sono i testi ad aver colpito Sciarroni. Ci parlano della relazione tra l’essere umano e la natura, del tempo che passa, della relazione tra l’uomo e Dio, di valori come pietà, compassione, perdono, tolleranza, sopportazione, dell’accettazione dei limiti umani rispetto al mistero dell’esistenza, della fragilità della vita, della gioia e del privilegio di viverla.