R.u.in.es, chap. I

«Lo spettacolo nasce dal bisogno istintivo di riconnettermi alle mie radici algerine e alla storia della mia famiglia, un passato sbiadito nel corso del tempo». (Léna Sophia Bagutti)
In un contesto segnato dalla dominazione coloniale, l'eredità algerina è stata progressivamente cancellata, lasciando solo tracce sottili e flebili sussurri. Ma questi sussurri narrano di oppressione, si cristallizzano nella carne e si tramandano di generazione in generazione. Sembra che quest’eredità fantasma non voglia essere dimenticata, rifiutandosi di svanire nel nulla. Invocando i fantasmi del passato e le memorie fossilizzate nel corpo, “R.u.in.es, chap.I” esprime il desiderio di recuperare questa storia per contrastare il processo di oblio che minaccia di cancellare quest’eredità. Nei meandri di questa storia si celano racconti dimenticati, sogni infranti, aspirazioni non realizzate e un desiderio di libertà che si tramanda attraverso le generazioni.

R.U.IN.ES, chap. I (work in progress)
idea, coreografia, interpretazione: Léna Sophia Bagutti
sguardo esterno: Héloïse Dell’Ava e Guillaume Béguin
accompagnamento alla ricerca coreografica: Manuela Bernasconi
costume: Rocco Schira
montaggio suono e registrazioni: REA
luce: Jonas Spicher