Nel 2000, a quindici anni, Nina Buffi ha dovuto affrontare la scomparsa del padre, il politico ticinese Giuseppe Buffi, trovandosi a constatare sulla propria pelle quanto sia difficile, nella nostra società, parlare di lutto e ferite psicologiche. Oggi ha voluto ripercorrere quegli eventi in un libro, in uscita per l’Iet: intrecciando varie forme narrative – l’autobiografia, la sceneggiatura cinematografica e il racconto –, l’autrice scende a patti con un trauma che ha segnato tutta la sua vita, in una narrazione serrata e commossa.
Nina Buffi dopo un dottorato in micortecnica conseguito a Losanna nel 2013 ha lavorato e vissuto per una decina di anni a Berlino. Da qualche mese risiede a Londra, dove è Head of Operations in una ditta di biotecnologie.