Marie-Caroline Hominal ha da tempo un rapporto particolare con il nostro teatro. E questo film ne è testimone, come racconta la stessa coreografa e performer ginevrina: «Quando ho eseguito “Le Triomphe de la Renommée” nel 2013 al festival Territori nel camerino del Teatro Sociale, ho immaginato che questa performance in miniatura potesse trasformarsi in un film surrealista. Alla fine ho fatto questo film nel 2018, in questa stessa sala e con la partecipazione di circa 85 comparse ticinesi. Questo film non è una documentazione della performance omonima, ma la sua estensione in forma di finzione surrealista, grazie alla quale continuo ad approfondire i temi che mi stanno a cuore: il dietro le quinte, la nozione d’autore, il ribaltamento dei ruoli tra spettatore e performer.
Un modo per andare ancora oltre nell’esperienza della finzione, del sogno, dell’abbandono e dell’immaginazione».