Il terzo appuntamento con il repertorio completo di Gardi Hutter ci porta dritti filati in sartoria. Hanna ha iniziato a percorrere i cartelloni teatrali di mezzo mondo come lavandaia in “Giovanna d’ArpPo”, è diventata segretaria e poi si è trasformata in suggeritrice. Ma per la sarta il mondo non è il palcoscenico, ma il suo eccentrico laboratorio di sartoria. Tra bambole di pezza e manichini che ballano, Gardi Hutter cuce la trama dello spettacolo senza risparmiarci argute sforbiciate e precise cattiverie. Nella scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti, perfino il destino può perdere il filo…
Gardi Hutter e Michael Vogel con “La sarta” hanno creato uno spettacolo sulla finitezza dell’essere e sull’infinito del gioco. Al di fuori del tempo.