Dopo "La bottega del caffè" Igor Horvat torna alla regia con I fisici di Dürrenmatt, di cui firma anche traduzione e adattamento: una tragicommedia grottesca (ma non troppo) a cavallo tra poliziesco, spy story e riflessione sul futuro dell’essere umano.
All’interno di una clinica psichiatrica privata, sotto le false identità di Einstein, Newton e Möbius, si nascondono tre fisici coinvolti in un intreccio fatto di piani segreti, pericoli imminenti e pesanti conseguenze. In questo contesto in cui la realtà non è mai come appare, tutto ruota intorno a una straordinaria rivoluzione scientifica, il Sistema di Tutte le Scoperte Possibili, che sprigionerebbe infinite possibilità, terribili responsabilità e, soprattutto, incontrastabile potere.
Pubblicato nel 1961, "I fisici" è stato scritto in seguito allo sviluppo e all’utilizzo della bomba nucleare nella Seconda Guerra Mondiale.